SINTESI DEGLI INTERVENTO DELLE AUTORITÀ POLITICHE

MARCO BORRADORI: Sindaco di Lugano

Sono lieto che la nostra città sia stata scelta quale sede per ospitare il Forum Paneuropeo delle Confraternite, e ne sono onorato perché la nostra città conferma la sua vocazione di apertura, la sua propensione a sostenere i valori di solidarietà, vicinanza e fratellanza.

A Lugano convivono cittadine e cittadini di oltre 140 nazionalità diverse, un mosaico diculture, tradizioni e sensibilità che contribuiscono a costruire la città che vogliamo: propositiva, accogliente e disponibile all’ascolto.

Le origini delle confraternite sono antichissime: è straordinario pensare che oggi sono ancora una realtà viva e dinamica, ben inserita nel tessuto sociale. Papa Francesco ci ricorda che «il vincolo di carità che unisce come fratelli comporta una missione: essere fermento di solidarietà nella società». La vostra opera, care e cari delegati, diffonde stili di vita improntati al senso di responsabilità… siete al servizio della crescita umana e spirituale, prestate la massima attenzione al vissuto di ogni comunità locale. Questo evento, che segue il Convegno internazionale dedicato alla figura di San Carlo Borromeo – è un’occasione di incontro che consolida il senso di appartenenza e di comunione e favorisce la costruzione di una rete di collaborazione.

Vi ringrazio e auguro a tutti voi un piacevole soggiorno nella nostra città.

On. CHRISTIAN VITTA: Presidente del Governo Cantonale

Colgo l’occasione per ringraziare tutti voi per l’impegno, la dedizione ma soprattutto il grande cuore che riponete nelle vostre attività, partecipando con determinazione, passione ed entusiasmo a portare avanti valori importanti per la nostra società quali il dialogo, la solidarietà e l’unione.
E proprio l’unione e la condivisione sono i valori sui quali le confraternite fondano le proprie radici. Valori questi che, in una società che sta vivendo deiprofondi mutamenti legati in particolare alle trasformazioni che le tecnologie e la digitalizzazione portano con sé, vanno più che mai rafforzati. Per stimolare questo senso di comunità e di appartenenza è necessario richiamare due valori fondamentali: il dialogo e lo spirito di solidarietà fra le persone.
Papa Francesco, in occasione di un incontro con un gruppo di volontari, ha espresso che «Per fare la pace nel mondo mancano le orecchie, manca gente che sappia ascoltare. E che sappia anche dialogare. Il dialogo, infatti permette di conoscersi e di comprendere le reciproche esigenze. L’ascolto ci sprona ad abbattere i muri delle incomprensioni, a creare ponti di comunicazione, superando l’isolamento e la chiusura nel proprio piccolo mondo». Una riflessione, questa, che condivido e che ritengo vada estesa e rafforzata in tutti gli ambiti della società. E anche la solidarietà, elemento centrale del lodevole impegno portato avanti anche dalle confraternite, aiuta e incoraggia quella creazione di ponti fra le persone di cui parla Papa Francesco. Non possiamo dimenticare che la solidarietà rappresenta un valore cardine e un pilastro sul quale il nostro Paese si è sviluppato, favorendone la stabilità.

ROBERTO BADARACCO: Capo Dicastero Cultura, Sport, Eventi del Comune di
Lugano

Questo Forum Paneuropeo delle Confraternite, promosso dalla Confederazione delle Confraternite delle Diocesi d’Italia con la Veneranda Confraternita di San Carlo Borromeo di Lugano, rappresenta un tassello fondamentale per dare nuovo vigore a tutte le Confraternite che hanno il particolare pregio di unire i laici nella pratica della solidarietà. La settimana si è aperta col Convegno internazionale dedicato a San Carlo Borromeo, figura fra le più emblematiche e autorevoli della riforma conciliare post-tridentina, autentico modello di spiritualità, portatore di messaggi ancora attuali che dobbiamo riscoprire nella nostra quotidianità. San Carlo Borromeo è portatore di un messaggio che supera ogni barriera temporale. Riscoprendo la sua eredità spirituale, possiamo avvicinarci anche noi a quel cammino interiore che può condurci alla carità intesa come amore disinteressato e sollecitudine verso gli altri, doni preziosi e necessari per promuovere una società più inclusiva e coesa, dove non prevalga la tendenza a sostenere le esigenze individuali a discapito del benessere collettivo.

Ringrazio di cuore tutti i partecipanti di oggi per l’impegno profuso all’ottima riuscita
dell’evento e auguro agli ospiti di trascorrere un piacevole soggiorno nella nostra città.

On. MICHELE GUERRA: Gran Consiglio della Repubblica e Cantone Ticino

Questo evento è un passo ulteriore nella direzione di una sempre maggior tutela delle nostre confraternite.

Un passo di ognuno di noi, che, allegoricamente, potremmo vedere, come una delle nostre processioni. Un percorso di servizio, di condivisione e di evangelizzazione, nelle confraternite, che oggi, ci unisce, trascendendo, lingua, nazione, e distinzioni di ogni tipo. Portando alla luce, il concreto, della nostra essenza nella chiesa. Nella vita, le cose del reale, possono essere apprese, in due modi. O con l’induzione, quindi, sperimentare, capire, valutare e giudicare. Oppure, seguendo come criterio, l’affidamento, in persone, che, le esperienze, le hanno fatte prima di noi. Ecco, nelle confraternite, possiamo imparare moltissimo, in entrambi i modi.
Vivendo un percorso, di umiltà e servizio. Ma, disponendo anche, di un patrimonio enorme.
E cioè, i confratelli anziani, che sono moltissimi, e che la vita e la fede, l’hanno vissuta prima di noi. La nostra presenza, può quindi anche trasformarsi, in un lievito, che faccia accrescere la fede. Ecco perché, cari confratelli, ringraziando gli organizzatori, non posso, che dare a tutti voi, il più caloroso e gioioso benvenuto, augurandomi, che l’incontro di oggi e domani, segni un passo storico, per le nostre confraternite, e per il loro ruolo di evangelizzazione.